Cordiale Messaggio di
amicizia e rispetto
alla Comunità
musulmana
presente in mezzo a noi
Amici, sorelle e fratelli musulmani, fra qualche giorno inizierete il sacro
digiuno del mese di Ramadan.
Siamo felici di inviarvi questo messaggio di simpatia e di
solidarietà.
Uniamo a questo messaggio la nostra
deplorazione per le frasi offensive ed
arroganti che taluni inqualificabili soggetti rivolgono a voi musulmani
Con un caloroso augurio di
pace e gioia,
A tutte le musulmane e a tutti i musulmani
d'Italia:
Fra pochi giorni inizierà il mese di Ramadan che voi credenti musulmani
attendete con particolare ansia per
rafforzare sempre di più il vostro impegno sulla via dell’Islam, della completa sottomissione a Dio, liberandosi da
ogni idolatria che, nella comune esperienza di cristiani e musulmani, è alla
base di ingiuste oppressioni, di negazione dei diritti umani, di odio, di guerre di atti terroristici e
violenze di ogni tipo.
Questo vostro
encomiabile sforzo è di grande importanza non solo per voi musulmani ma anche
per noi cristiani, per i credenti di tutte le religioni e per tutta la società
umana nel suo complesso, che sta
vivendo uno dei periodi più bui della propria storia. Auguriamo di cuore che
ognuno di voi, seguendo gli insegnamenti del profeta Muhammad, possa trasformare se stesso ed aiutare tutta
lo società a migliorare deplorando tutte le guerre,
tutte le barbarie, gli atti terroristici, tutti i mercanti di morte e i fautori
della guerra ad ogni costo, la xenofobia e il razzismo.
Abbiamo bisogno di «costruire speranza e convivialità». E per «costruire
speranza e convivialità» abbiamo bisogno di liberarci dalla paura dell'altro/a, del diverso/a da noi, di chi è portatore
di una cultura, un modo di vivere, una religione diversa dalla nostra.
E liberarsi della
paura significa, per cristiani e musulmani, rimettere al centro della propria vita l'impegno contro l'idolatria che ha caratterizzato la vita
sia di Muhammad,
che ha cacciato gli idoli dalla Kaaba e sia di Gesù, che ha cacciato i
mercanti dal tempio. Entrambi dicono con chiarezza con questi loro gesti che la
religione non può essere al servizio di chicchessia, né dei mercanti, né di chi
sfrutta la religione per
squallidi interessi.
Abbiamo bisogno di guardare alle
nostre differenze non come ad idoli da adorare ma come arricchimento reciproco verso una vita piena di amore, quell'amore
che per caratterizza l’essenza stessa di Dio: uno dei nomi di Dio della tradizione islamica è AI-Wadud, l'amorevole. E Gesù ha detto: “Da questo conosceranno tutti che siete miei
discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giov. 13,35).
Abbiamo bisogno di conoscerci sempre di più e meglio
per apprezzare il molto che ci unisce e accettare il poco che ci divide come
arricchimento reciproco, come stimolo reciproco a
migliorarci sempre di più.
Ed il senso del
nostro appello va proprio nella direzione delle cose concrete da realizzare: la
pace, la giustizia, una vita degna di essere vissuta sono tutte cose che
richiedono l'impegno concreto delle persone, Senza questo impegno vane sono le
parole o i buoni propositi. Il Dio unico, nel quale insieme crediamo, è un Dio di
pace, di amore, di misericordia, di giustizia.
Ed è con questo
spirito che anche quest'anno vi auguriamo buon Ramadan karim: che il vostro
sforzo possa dare anche a noi cristiani quegli stimoli necessari a superare
tutte le difficoltà del momento
per dare una speranza a questa nostra comune umanità.
I Cattolici, gli Evangelici e gli Ortodossi
Impegnati nel Dialogo interreligioso